Apicectomia Dentale

L’apicectomia è un intervento dentistico invasivo che prevede la rimozione dell’apice infetto di una radice dentale. Granuloma DentaleIn caso d’impossibilità di trattare l’infezione mediante semplice devitalizzazione, l’apicectomia si rivela l’operazione chirurgica di prima linea per risanare granulomi, cisti ed ascessi dentali.
Pur essendo relativamente semplice e pressoché indolore, un intervento di apicectomia richiede comunque la qualifica dell’operatore e la collaborazione da parte del paziente.
Nel prosieguo dell’articolo descriveremo con precisione tutte le fasi dell’apicectomia; successivamente, daremo risposta a domande e dubbi frequenti nell’intento di scacciare, quanto possibile, la tipica tensione pre-intervento.
Intervento
L’apicectomia è una pratica chirurgica piuttosto semplice: dopo aver anestetizzato il dente malato, si può procedere con la rimozione della massa infetta dall’apice della radice.
Di seguito, sono descritte le fasi principali dell’intervento:
Dopo aver addormentato il dente mediante anestesia locale, il medico pratica un’incisione direttamente nella gengiva: così facendo, la radice sottostante viene completamente esposta
Il tessuto infetto viene rimosso mediante appositi strumenti chirurgici
Gli ultimi millimetri della radice vengono rimossi (la radice è lasciata “scoperta”)
L’apicectomia procede con la meticolosa disinfezione della zona trattata per ridurre la carica batterica: così facendo, è possibile prevenire ulteriori, possibili, infezioni
Lo step successivo è l’otturazione dell’apice radicale: l’estremità della radice – la cui punta è stata rimossa – va sigillata con un materiale biocompatile per negarne l’accesso ai batteri. Quest’operazione viene chiamata sigillazione od otturazione retrograda
L’apicectomia termina con il perfetto riposizionamento dei lembi gengivali: la gengiva va ricucita con appositi punti di sutura
I punti di sutura che non si sciolgono dovranno essere rimossi dal medico dopo 2-7 giorni dall’intervento.

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