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Cos’è l’Igiene Dentale?
L’Igiene Dentale professionale o Detartrasi, spesso indicata come Pulizia dei Denti, è un atto terapeutico pratico finalizzato al mantenimento della salute della cavità orale in tutte le sue componenti, ovvero denti, tessuto gengivale, osso, legamenti parodontali.

Per quanto il valore associato a tale pratica sia prevalentemente di tipo estetico, il vantaggio personale e sociale di poter mostrare un sorriso BELLO E SANO costituisce solo uno degli aspetti importanti connessi alla pratica costante dell’igiene orale corretta e attenta.
Quali sono i Vantaggi della Detartrasi?
Sicuramente il primo vantaggio è la prevenzione della carie e della formazione di placca e tartaro, con l’eliminazione dei danni correlati ad essi. Inoltre negli ultimi decenni la comunità scientifica ha rivolto il proprio interesse verso studi che valutassero eventuali correlazioni tra patologie importanti e potenzialmente invalidanti se non addirittura mortali con le condizioni di salute della cavità orale.
In particolare questi studi hanno stabilito che:
Il 90% delle ALITOSI dipende da un insufficiente condizione di igiene orale domiciliare e professionale
La colonizzazione dei batteri della cavità orale, se non controllata, può raggiungere il circolo sistemico e organi a distanza. In particolare, alcune specie batteriche orali sono state trovate nelle placche aterosclerotiche di pazienti affetti da MALATTIA CARDIOVASCOLARE. Gli studi hanno dimostrato che pazienti con insufficiente e/o scorretta igiene orale sono maggiormente predisposti allo sviluppo di malattia ateromasica e di conseguenza a manifestazioni come INFARTI ACUTI DEL MIOCARDIO e ICTUS CEREBRALI.
Le insufficienti condizioni di igiene orale sono state correlate in diversi studi con INFERTILITA’, POLIABORTIVITA’ E COMPLICANZE DELLA GRAVIDANZA, ponendo la detartrasi come trattamento sempre più importante nei pazienti che desiderino programmare una gravidanza o che la stiano affrontando.
Appare evidente che prendersi cura del proprio sorriso ha ben più importanti implicazioni sanitarie e sociali dell’estetica fine a se stessa! Infatti l’igiene orale si pone sempre più come procedura preventiva nei confronti di numerose condizioni morbose, al pari di altri interventi preventivi quali uno stile di vita corretto, una dieta sana e bilanciata e l’astensione da cattive abitudini.
Chi si occupa della mia Igiene Dentale?
Il medico Odontoiatra oppure l’Igienista Dentale: quest’ultimo è un professionista sanitario, abilitato in seguito al conseguimento della Laurea in Igiene Dentale.
E’ qualificato per:
Eseguire la detartrasi
Effettuare la levigatura radicolare o scaling & root planning (SRP) nei pazienti affetti da malattia parodontale, comunemente conosciuta come piorrea
Effettuare la sigillatura dei solchi dentali nei bambini e negli adolescenti
Effettuare lo sbiancamento professionale
Queste sono solo alcune delle competenze pratiche dell’Igienista Dentale, forse le più conosciute. In realtà questo professionista sanitario ha il ruolo fondamentale di educare e motivare il paziente e la comunità all’uso corretto dei presidi, allo svolgimento delle corrette manovre di igiene domiciliare e inoltre pianifica la frequenza delle sedute di mantenimento di igiene orale professionale, variabili da paziente a paziente.
E’ importante che le sedute di igiene dentale in studio vengano effettuate da un igienista professionista o da un dentista e non da un’assistente alla poltrona. Non conoscere le pratiche specifiche di igiene dentale professionale può infatti causare danni alla salute orale del paziente.
Come si svolge una seduta di Igiene Orale Professionale?
La seduta di igiene orale professionale si articola in diverse fasi.
Inizialmente il professionista instaura un breve colloquio conoscitivo con il paziente, valutando attentamente sia le condizioni obiettive di igiene orale sia le problematiche soggettive del paziente stesso. In condizioni standard, l’igiene vera e propria inizia con l’utilizzo dell’ablatore. Questo è uno strumento che, combinando le vibrazioni ultrasoniche e l’acqua, frammenta e rimuove il tartaro localizzato nelle zone sopragengivali e negli spazi interdentali. Viene utilizzato su ogni elemento dentale, avendo cura di bonificare le superfici non raggiungibili con l’igiene orale domiciliare e rispettando la delicatezza dei tessuti periodontali circostanti.
Questa procedura iniziale di ablazione viene poi completata dalla rimozione manuale del tartaro dagli spazi interdentali tramite lo scaler, uno strumento metallico dotato di due lame alle estremità che permette di rifinire la detartrasi (salvo casi eccezionali in cui la procedura può essere omessa).
AirFlow è la terza fase della seduta prevede l’uso di uno strumento chiamato air­polishing che combina l’azione del bicarbonato di sodio, dell’acqua e dell’aria per rimuovere le pigmentazioni estrinseche sulla superficie dei denti, come macchie di caffè, tè, nicotina etc.
L’ultima fase di una seduta standard prevede la lucidatura finale, attraverso l’uso di una coppetta/spazzolino collegati ad un manipolo e di una pasta lucidante al fluoro. Questa procedura completa e rifinisce l’igiene orale professionale. Sulla base della valutazione del professionista o su richiesta del paziente, è possibile prevedere una fase di istruzione e motivazione sulle tecniche di igiene orale domiciliare svolta dallo stesso professionista.
La durata della seduta varia sulla base delle caratteristiche del paziente sia in termini di condizioni di igiene orale di base che di sensibilità psicofisica, tuttavia la durata media in condizioni standard è compresa tra i 30” e i 60”.
Ogni quanto tempo devo rivolgermi all’Igienista Dentale?
Non esiste un intervallo di tempo fisso valido per tutti i pazienti, bensì la frequenza degli appuntamenti va pianificata dal professionista sulla base dello stato di salute, delle caratteristiche del paziente e della sua disponibilità, fermo restando il fatto che gli obiettivi da raggiungere vengano spiegati dal professionista in modo chiaro e compresi dal paziente.
In genere la frequenza degli appuntamenti varia tra i 2 ed i 12 mesi, con una media di circa 6 mesi.
Dalla Gengivite alla Malattia Parodontale
Cos’è – Una delle malattie più frequenti e più dannose per la bocca è la malattia parodontale, chiamata volgarmente “piorrea”. Se un’iniziale gengivite viene trascurata si può trasformare in malattia parodontale.
La gengivite è una condizione infiammatoria dei tessuti molli che circondano il dente ed è causata dalla nostra risposta immunitaria verso agenti irritanti di varia natura. Questa infiammazione gengivale, se trascurata può portare alla malattia parodontale che, oltre a i tessuti molli, coinvolge le strutture di supporto del dente come il legamento parodontale e l’osso alveolare. In assenza di una appropriata terapia si può avere una progressione della malattia fino alla perdita del dente.
Età – generalmente la parodontite si manifesta dopo i 35 anni, difficilmente colpisce i giovani (“parodontite giovanile”).
malattia_paradontale
Trattamenti: Ablazione del Tartaro
Le principali cause scatenanti della malattia parodontale sono la presenza di placca batterica e di tartaro. Occorre quindi rimuovere questi due fattori attraverso la seduta di ablazione del tartaro, detta anche detartrasi o seduta di igiene dentale, tecnicamente chiamata SCALING e ROOT PLANING.
Per scaling si intende la rimozione di placca e tartaro dalla superficie dentale e si divide in SOPRAGENGIVALE e SOTTOGENGIVALE (ROOT PLANING) in base alla posizione dei depositi:
Scaling SOPRAGENGIVALE: avviene con l’utilizzo di ablatore e punta vibrante tramite ultrasuoni e con l’ausilio di acqua che funge da cuscinetto tra lo smalto del dente e gli utensili utilizzati: una metodologia che provvede alla rimozione dei depositi di tartaro dalla corona del dente ed esclude la possibilità di danneggiare lo smalto dei denti.
Scaling SOTTOGENGIVALE (anche detto root planing): prevede l’utilizzo di strumenti manuali e consiste nella rimozione di tartaro. Un sintomo post scaling-root planing può essere la sensibilità all’aria e agli stimoli termici (al caldo e al freddo), che trova il suo picco nella prima settimana per poi scomparire.
Per il mantenimento del trattamento parodontale sarà importante ripetere la rimozione di placca e tartaro ogni 3-4 mesi.
Prevenzione: l’Igiene Orale Domiciliare
Il miglioramento delle tecniche di igiene domiciliare effettuate dal paziente sono di grande rilevanza per la prevenzione e la risoluzione della malattia parodontale. Il ruolo dell’igienista dentale è anche quello di fornire le giuste istruzioni al paziente per effettuare l’igiene orale domiciliare.
Regole fondamentali di igiene domiciliare:
Lavare i denti dopo ogni pasto
Lavare i denti per circa 3 minuti
Uso del filo interdentale o dello scovolino una volta al giorno
Lo Spazzolino
La domanda che ai giorni d’oggi molti pazienti si fanno è: “E’ meglio lo spazzolino elettrico o manuale?”
Lo spazzolino elettrico rispetto al manuale potrebbe risultare più efficace e con meno rischi di causare danni (recessioni gengivali) ai tessuti gengivali e al dente.
Utilizzo corretto dello spazzolino elettrico:
spazzolino_elettrico(1)
Inumidire le setole
Posizionare le setole su ognuna delle tre superfici del dente (aree interdentali non vengono pulite dalla spazzolino elettrico)
Rimanere fermi sulla superficie 2-3 secondi e a leggero contatto con la gengiva
Spostarsi sul dente successivo.
Utilizzo corretto dello spazzolino manuale (tecnica di “Bass modificata”):
spazzolino (1)
Inumidire le setole
Posizionare le setole a 45 gradi sulla gengiva a contatto con il dente
Ruotare le setole dalla gengiva verso il dente con movimenti circolari unidirezionali
Evitare movimenti orizzontali in quanto non provvedono alla rimozione, ma danneggiano in maniera irreversibile la gengiva con recessioni gengivali e in casi di spazzolamento aggressivo anche abrasioni dello smalto
Spazzolare per circa 3 minuti
Gli spazzolini manuali si differenziano per lo spessore delle setole: extra morbido, morbido, medio, duro.
Setole morbide, medie, extra morbide: consigliate soprattutto a chi presenta recessioni gengivali causate da spazzolamento errato.
Setole dure: poichè è piuttosto aggressivo sulle gengive e viene consigliato esclusivamente per la pulizia di protesi rimovibili.
Cambiare lo spazzolino ogni 3-4 mesi.
Pulizia Aree Interdentali
La pulizia degli spazi fra dente e dente e dente è molto importante. La maggior parte delle malattie gengivali inizia in questa area.
Gli strumenti domiciliari consigliati per queste aree sono il FILO INTERDENTALE e lo SCOVOLINO.
Il Filo Interdentale
L’utilizzo del filo contribuisce alla salute gengivale e riduce il sanguinamento delle gengive. Agisce frammentando e rimuovendo meccanicamente la placca che si accumula.
Come utilizzare il filo interdentale:
filo_interdentale
Prendere un segmento di filo lungo all’incirca 70 cm
Avvolgerlo intorno alle dita medie
Tendere il filo
Posizionare gli indici sul filo con le punte rivolte una verso l’altra a una distanza di 1 cm per pulire le aree interdentali dei denti posteriori. Nel caso dei denti superiori indirizzare gli indici verso l’alto, al contrario per i denti inferiori
Per gli incisivi invece utilizzare un indice e un pollice: il pollice andrà al di fuori del cavo orale, mentre l’incisivo all’interno
Inserire delicatamente il filo tra i due denti senza forzare, far passare il filo con un movimento “va e vieni” verso la gengiva molto delicatamente
Superata l’area di contatto curvare per adattare il filo intorno al dente a forma di C
Tenere il filo fermamente contro il dente
Passare il filo sotto la gengiva fino a quando si sente resistenza
Muovere le dita su e giù alcune volte
Uscire dallo spazio interdentale e passare al successivo fino a fare tutta l’arcata
Lo Scovolino (o Spazzolino Interdentale)
Lo scovolino è uno spazzolino costituito da filamenti in nylon morbidi intrecciati ad un sottile filo di acciaio inossidabile.
I filamenti formano uno spazzolino sottile lungo 30-35 mm con un diametro variabile a seconda della lunghezza dei filamenti stessi.
Può avere una forma cilindrica o conica e presenta il manico in plastica o in metallo.
Viene utilizzato per l’igiene di:
Spazi interdentali ampi
Apparecchi ortodontici
Protesi fisse
Impianti dentali (scovolino non con filo in acciaio ma materiale plastico)
Forcazioni
Come utilizzare lo scovolino:
SCOVOLINO(1)
Come utilizzare lo scovolino:
Scegliere il diametro appropriato
Inumidire lo scovolino e inserirlo con un’angolazione adatta
Eseguire movimenti “va e vieni” toccando tutte e 2 le superfici dei denti
È stato dimostrato che in pazienti con spazi interdentali accessibili, lo scovolino rimuove più placca rispetto al filo interdentale.

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